Carbossiterapia
La carbossiterapia è un trattamento che permette, grazie all’utilizzo dell’anidride carbonica, di ringiovanire la pelle tramite microiniezioni sottocutanee.
Quando è indicata la Carbossiterapia ?
Inizialmente utilizzata nella cura di patologie vascolari, è oggi utilizzata in campo estetico nel trattamento di cellulite, adiposità localizzate, smagliature, cicatrici, rilassamenti cutanei e invecchiamento cutaneo.
Un recentissimo campo di utilizzo è anche quello della cura della caduta dei capelli. I nuovi apparecchi consentono di regolare la temperatura e il flusso del gas, rendendo la seduta praticamente indolore (con i vecchi macchinari risultava spesso molto fastidiosa) e potenziandone l’azione di stimolo sulla microcircolazione e il drenaggio dei liquidi
Come agisce la Carbossiterapia?
Grazie alla vasodilatazione locale e al maggior afflusso sanguigno dato dalla CO2 si ottiene un maggior apporto di fattori nutritizi ai tessuti. Si effettua grazie a microiniezioni di gas sottocute nelle zone da trattare.
Questo trattamento migliora l’ossigenazione dei tessuti e di conseguenza dà il via alla produzione di nuove fibre elastiche. Ha anche un effetto snellente perché aiuta a bruciare più in fretta i lipidi contenuti nelle cellule adipose. In più, stimolando la microcircolazione e il drenaggio dei liquidi, combatte la cellulite.
Le sedute possono essere una o due la settimana per un totale di circa 10 sedute in media. I cicli terapeutici possono essere ripetuti un paio di volte l’anno. La Carbossiterapia può essere abbinata ad altre tecniche (PRP, Needling, Biostimolazione) per potenziarne l’effetto.
Un’altra applicazione di questa tecnica riguarda la correzione delle occhiaie, in associazione con altre metodiche. Prima si prepara la zona con tre sedute e cadenza settimanale di carbossiterapia. In questo modo migliora la circolazione sanguigna locale, e il colorito della pelle si schiarisce. Poi si interviene con un filler acido ialuronico per rendere più spessa la cute, in quella zona molto sottile, rendendo così meno visibili i capillari e attenuando l’effetto “occhi scavati”. Se necessario, per migliorare la trama della pelle, si può associare anche un peeling molto leggero.