Ringiovanimento vaginale con il laser
Il ringiovanimento vaginale con il laser può essere fatto sia per motivi estetici che funzionali.
L’avvicinarsi della menopausa comporta spesso l’insorgenza di alcuni disturbi: irritazioni, secchezza delle mucose, dolori durante i rapporti sessuali, perdita di tono ed elasticità dei tessuti vaginali, lieve incontinenza urinaria.
Questi fastidi compaiono intorno ai cinquant’anni. La causa è del calo degli estrogeni che determinano la diminuzione dell’idratazione delle mucose e l’assottigliamento dell’epidermide.
Fino ad oggi la terapia ormonale sostitutiva è stata la sola soluzione possibile.
La chirurgia intima può integrare la terapia ormonale con il trattamento laser a diodi di ultima generazione.
Ringiovanimento vaginale: il trattamento
L’azione del raggio laser sulle pareti della cavità vaginale, oltre a determinare un aumento del tono muscolare, stimola la produzione di nuovo collagene, migliora la circolazione sanguigna, restituendo idratazione ai tessuti.
La durata del trattamento può variare dai 15 ai 30 minuti e sono necessarie circa quattro sedute a distanza di un mese l’una dall’altra. Spesso è associato a infiltrazioni di acido ialuronico o di fattori di crescita del collagene. Prima dell’esecuzione viene applicata una crema anestetica.
A seguito della procedura è opportuno non avere rapporti sessuali per almeno una settimana. Nel giro di 5-6 giorni la paziente può tornare a svolgere le normali attività quotidiane senza nessuna complicazione.
Il risultato, visibile già dopo un mese di sedute, sarà la scomparsa dei fastidi o una loro drastica riduzione, e la restituzione all’intera area di una tensione adeguata.