Blefaroplastica - Correzione delle palpebre e delle borse
L’intervento di blefaroplastica, molto richiesto sia dagli uomini che dalle donne, permette di dare nuova luce agli occhi stanchi e affaticati a causa dell’età e dello stile di vita.
Corregge le pliche cutanee e le borse adipose, regalando freschezza e luminosità allo sguardo. Di solito, si esegue dopo i 40 anni, ma non c’è un’età migliore.
La blefaroplastica è indicata anche per quei difetti dovuti a un forte dimagrimento, a un trauma o semplicemente alla propria costituzione naturale. Non corregge, invece, l’abbassamento del sopracciglio, le rughe fini cutanee o le occhiaie per i quali sono necessari procedimenti aggiuntivi.
Blefaroplastica: il preoperatorio
Ogni paziente è diverso. Per questo, nel nostro poliambulatorio studiamo nei dettagli le necessità di ognuno attraverso un’accurata visita specialistica. Il chirurgo analizza attentamente la fisionomia del volto, la struttura ossea e muscolare, la qualità della pelle, la presenza o meno di difetti funzionali.
Allo stesso tempo si mette in ascolto delle esigenze dei pazienti. Successivamente, illustrerà gli obiettivi e i risultati che si potranno raggiungere e sceglierà la procedura chirurgica più indicata.
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Blefaroplastica: per chi è indicata, le tecniche usate
La blefaroplastica può interessare solo le palpebre superiori o inferiori o, contemporaneamente, quelle superiori e inferiori. Si esegue in anestesia locale, talvolta associata a sedazione, in regime di day-hospital. La durata dell’intervento completo è di circa 2 ore. Nel corso dell’operazione, è possibile effettuare anche il sollevamento (lifting) del sopracciglio, della regione zigomatica o dell’angolo dell’occhio (intervento di cantopessi). L’intervento termina con l’applicazione di sottilissimi punti che vengono rimossi dopo 3-4 giorni e con una cicatrice praticamente invisibile.
In caso di persone giovani o con una buona tonicità dei tessuti, è possibile eliminare le “borse” palpebrali inferiori attraverso un’incisione all’interno della palpebra, senza alcuna sutura esterna. Questa tecnica si chiama blefaroplastica transcongiuntivale ed è indicata per chi ha solo un eccesso di grasso e non ha necessità di rimodellamento della cute e del muscolo.
Invece, in assenza di eccesso di cute e rugosità palpebrale si può ricorrere alla blefaroplastica inferiore transcutanea che si effettua con una piccola incisione all’interno della congiuntiva, senza eseguire incisioni esterne. La pelle una volta rimossa la “borsa”, si riadatta in genere molto bene e rapidamente.
Quando l’eccesso cutaneo è moderato e senza particolare lassità muscolare, è possibile abbinare un “mini pinch”, cioè la rimozione del solo eccesso di pelle con una piccola incisione esterna. I vantaggi di questo approccio rispetto alla tecnica tradizionale è di avere tempi di recupero molto più rapidi e di ridurre al minimo la possibilità dell’antiestetico arrotondamento dell’occhio.
Inoltre, in quest’ultimo caso, la tecnica tradizionale sarà però sempre abbinata ad una cantopessi, cioè una particolare tecnica di rinforzo dei tessuti laterali delle palpebre per evitare di alterare la forma dell’occhio.
Blefaroplastica: i tempi di recupero
Subito dopo l’intervento, il gonfiore è normale. Ma è destinato a passare nel giro di pochi giorni. Possono comparire ecchimosi (la rottura di piccoli vasi sanguigni), ma raramente si formano ematomi (cioè, la rottura di grandi vasi sanguigni). Per quanto riguarda la blefaroplastica superiore, dopo 7-10 giorni si può tornare a svolgere tutte le attività lavorative e sociali senza particolari segni o esiti. Invece per quella inferiore, poiché l’intervento è un po’ più complesso, la ripresa della normalità richiede tempi un po’ più lunghi che possono arrivare fino a due settimane. Nelle settimane successive, il paziente sarà seguito con attenzione dal medico e dal suo team per monitorare il post-operatorio fino al termine del percorso.