Mastoplastica Riduttiva
La mastoplastica riduttiva è un intervento indicato in caso di seni molto voluminosi e cadenti. Non si tratta solo di un problema estetico: un seno molto grande può diventare anche fonte di problemi fisici e psicologici. Dolori alla schiena o al collo, dermatiti in corrispondenza delle spalline del reggiseno e nel solco sottomammario possono creare forte disagio e limitare le attività nella vita di tutti i giorni (dalla scelta dell’abbigliamento allo sport).
C’è, poi, un altro aspetto da non sottovalutare: un seno molto grande è anche più predisposto a sviluppare tumori mammari e può rendere più difficile la diagnosi di un tumore già esistente.
Ecco perché molte donne con taglie abbondanti si rivolgono al chirurgo estetico per valutare un intervento di mastoplastica riduttiva.
Mastoplastica riduttiva: l’intervento
L’intervento consiste nell’asportazione del tessuto mammario in eccesso, nella ricomposizione della ghiandola mammaria e nel suo fissaggio in una posizione più alta. Si effettua quindi molto spesso anche una mastopessi, ovvero un lifting del seno. Le incisioni sono posizionate intorno all’areola, per poi scendere verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno (la cosiddetta “incisione a forma di ancora” o “a T rovesciata”).
Viene generalmente eseguita in anestesia generale in regime di day-hospital o con una notte di ricovero in clinica. L’intervento non è doloroso perché vengono trattati solo i tessuti molli, sarà però necessario osservare un periodo di riposo di circa una decina di giorni prima di riprendere la propria attività lavorativa. Al rientro a casa la paziente dovrà comunque rispettare il riposo e il divieto di svolgere qualsiasi attività fisica. Dopo circa una decina potrà riprendere la consueta attività lavorativa, mentre il pieno ritrono alla normale quotidinità, compresa la pratica di sport è generalmente previsto dopo la quarta settimana.